Il marmista, nello svolgimento della propria attività artigiana, esegue una serie di operazioni complesse su materiali dall’elevato peso specifico come i graniti, le ardesie, i marmi, i travertini molto spesso commercializzati in grossi blocchi o pesanti lastre. Per eseguire tali operazioni, inoltre, il marmista utilizza attrezzi e macchinari, come martelli, frese, bisellatrici, che richiedono una buona pratica manuale e una discreta dose di attenzione in quanto potenzialmente pericolosi. La dotazione di DPI specifici è indispensabile per garantire al marmista la protezione da una grande varietà di rischi.

La lavorazione del marmo

Il marmista deve tagliare la pietra mediante il tagliablocchi e sbozzarla con la fresa, deve smussarla con la bisellatrice e sagomarla con la calibratrice, affinarne e lucidarne la superficie mediante la levigatrice e la lucidatrice. Nel corso della lavorazione e in base all’effetto che vuole ottenere, il marmista usa una serie di attrezzature come la smerigliatrice, la bocciarda, lo scalpello, il martello pneumatico, la fiamma ossidrica.

Un insieme di attrezzi decisamente pericolosi che, in abbinamento al grosso peso e la conseguente scarsa maneggevolezza della materia prima e alle elevate quantità di polveri prodotte dalla lavorazione, rendono il lavoro del marmista decisamente rischioso. Ne deriva l’indispensabilità dell’abbigliamento antinfortunistica, necessario per ridurre il rischio di incidenti o di contrarre le cosiddette “malattie professionali”.

I rischi del marmista – non solo traumi

Partiamo dal presupposto che il rischio che incombe su coloro che esercitano l’attività di marmista non è solo quello determinato dall’eventuale caduta del blocco di marmo o dall’incidente meramente meccanico. Sebbene il pericolo di subire urti e traumi da schiacciamento o da taglio sia da tenere in altissima considerazione, non bisogna sottovalutare un nemico assai più insidioso.

La polvere di marmo che si sprigiona dalle operazioni di taglio e smerigliatura del materiale lapideo in generale, sottilissima e impalpabile, è irritante per le mucose e per gli occhi, oltre che per il sistema respiratorio. Le polveri volatili vengono inalate apparentemente senza conseguenze, salvo poi andarsi a depositare nei polmoni e nei bronchi e palesarsi con malattie invalidanti anche dopo molti anni. L’esposizione alle polveri di silice, in particolare, presente in grande quantità nei marmi sintetici, può causare la silicosi, una grave malattia dei polmoni pericolosa ed infida, poiché inizialmente asintomatica, ma che dopo lungo tempo evolve in fibrosi polmonare.

La polvere di marmo è anche fortemente abrasiva ed irritante per la pelle che, col tempo, rischia di sviluppare la sclerodermia, patologia progressiva che determina l’atrofizzazione dei tessuti connettivi.

L’abbigliamento antinfortunistica per un marmista

Appare evidente l’importanza che assumono, in un contesto del genere, i dispositivi di protezione individuali specifici per marmisti, tra l’altro rigidamente disciplinati dalla legge di settore, nonché l’adozione di un abbigliamento in grado di ridurre anche i rischi “invisibili” che il lavoro del marmista comporta.

La maschera è il principale strumento in grado di ridurre il rischio di inalazione di polveri di marmo e di silice e assicurare la protezione del sistema respiratorio. Un modello funzionale alle esigenze del marmista è il respiratore, con filtro antipolvere e sistema di ventilazione, in grado di isolare completamente bocca e naso dall’ambiente esterno e fornire aria depurata anche dalle particelle volatili più sottili. Ancora più sicuro è l'elettrorespiratore, che si presenta sotto forma di casco "integrale" ed è dotato di un avanzato sistema di ventilazione assistita.

Questo modello riesce a tenere completamente isolati dalla polvere, oltre a naso e bocca, anche occhi ed orecchie. La particolare tecnologia con la quale è realizzato, consente di evitare il fenomeno dell'appannamento e di non affaticare la normale respirazione. Per salvaguardare gli occhi dalle temibili polveri ma anche da eventuali schegge e scintille derivanti dalla fresatura dei marmi, è d’obbligo l’uso di occhiali protettivi in grado di difendere dal rischio meccanico come da quello chimico. Il modello ideale di occhiali da antinfortunistica per chi lavora il marmo è quello a maschera, avvolgente e sicuro.

Le scarpe, come disciplinato dalla vigente normativa in materia di dispositivi di protezione individuale – DPI, devono essere dotate di puntale in metallo affinché il piede sia protetto da eventuali urti e schiacciamenti. La suola, rigorosamente antiscivolo, antiacido ed antistatica, deve contenere una lamina metallica che protegga dal rischio di ferirsi calpestando accidentalmente un oggetto appuntito o tagliente. Anche le mani del marmista necessitano di attenta protezione. Un buon paio di guanti da lavoro protegge la pelle dal rischio chimico determinato dalle polveri, ma il marmista dovrà dotarsi di diverse paia di guanti in funzione del lavoro che deve svolgere.

Se i guanti dovranno essere spessi e resistenti per le operazioni di taglio delle lastre o di sbozzatura dei blocchi, quando si passa ad attività che richiedono maggiore precisione, questi dovranno essere più maneggevoli e realizzati con tessuti tecnici, in modo da garantire maggiore destrezza e sensibilità.

I negozi specializzati in articoli per marmisti e abbigliamento antinfortunistica

È opportuno ricordare che in commercio è possibile trovare un’ampia gamma di dispositivi di protezione adatti alle diverse tipologie di attività produttive. Un negozio di articoli per marmisti e DPI specifici saprà fornirvi i modelli più pratici e funzionali di dispositivi antinfortunistica, appositamente studiati per ridurre i rischi legati alla lavorazione del marmo.

L’acquisto di tali presidi nei negozi specializzati, ormai largamente diffusi anche online, garantisce la qualità dei prodotti e, contestualmente, ne certifica il massimo grado di comfort e sicurezza. Certa è la vasta gamma di prodotti tra cui scegliere. Si raccomanda una cauta valutazione degli standard assicurati, spesso a discapito del prezzo. Per la sicurezza propria e dei propri dipendenti è necessaria un’accurata valutazione.