Gradini delle scale, pavimenti, top della cucina, balaustre, soglie delle finestre. Sono sempre più svariate le applicazioni per l’utilizzo del marmo come materiale di rivestimento, un prodotto che è sempre stato apprezzato e utilizzato nel corso dei secoli, per la sua lucentezza, per la bellezza dei suoi colori e venature e per l’ampia gamma cromatica di soluzioni più svariate. Ma fondamentale è mantenerlo sempre splendente, per questa ragione abbiamo pensato a questo articolo in cui focalizzare l'attenzione su come effettuare la lucidatura del marmo, ecco una serie di consigli ed applicazioni. 

Un materiale sempre apprezzato: il marmo

Dal classico marmo bianco di Carrara, apprezzatissimo da scultori e architetti per il suo pregio e la sua purezza, al marmo che riprende i più svariati colori e sfumature: rosa, rosso, verde, giallo arancio, fino ai colori scuri del grigio e del nero. Tantissime varietà di colore che derivano da vari aspetti di questa roccia sedimentaria metamorfica composta di carbonato di calcio, in particolare dalla presenza di impurità minerali che risultano presenti all’interno della struttura sedimentaria della roccia originaria.

Un materiale particolarmente pregiato che grazie alla sua straordinaria versatilità, vede ancora un largo utilizzo in tanti ambienti della casa. In passato si utilizzava soprattutto per i pavimenti, ancora oggi molti scelgono questa soluzione rendendo il pavimento unico ed elegante. Molti lo utilizzano in bagno, per i rivestimenti di vasche da bagno, per i lavabo o per caratterizzare parti di pavimenti, mensole o soglie. Anche per la realizzazione di scale, gradini e balaustre il marmo viene ampiamente utilizzato e assemblato insieme ad altri materiali per soluzioni tecniche di alto pregio estetico e funzionale. Un altro ambiente che vede un largo utilizzo di marmo è la cucina. Il top in marmo è sempre una soluzione molto apprezzata e in grado di caratterizzare la nostra cucina e spesso viene utilizzata anche per i tavoli. Per l’utilizzo e la scelta di questi prodotti è sempre meglio affidarsi alla competenza di marmisti esperti capaci di fornire i giusti consigli per l’utilizzo, i colori e per gli spessori da utilizzare per ogni tipo di realizzazione.

Il marmo: dalla cava alle lastre

Il marmo prima di essere lavorato viene estratto dalle cave naturali grazie all’utilizzo di tecniche e processi di estrazione che prevedono l’uso di seghe diamantate o con la tecnica dell’acqua pressurizzata che consente di realizzare lastre di marmo di spessori differenti e per usi più svariati. Varie sono le missure dello spessore delle lastre che possono essere utilizzate per il rivestimento di gradini, balconi o rivestimenti murali, fino a spessori di gran lunga superiori che raggiungono 20-30 cm e costituiscono il cosiddetto ‘massello’, di gran lunga più resistente e destinato ad altri tipi di utilizzi e vengono lavorati in centri specifici.

cave marmo di carrara

Tecniche e lavorazioni del marmo

Il marmo, generalmente è disponibile in lastre o piastrelle di varie dimensioni e taglio e necessita di particolari processi e tecniche di lavorazione che risultano indispensabili per restituire lucentezza e pregio al materiale. bocciardatura, lucidatura,sabbiatura, fiammatura, spazzolature, rigatura ecc. Queste alcune delle lavorazioni più importanti che sono utilizzate da secoli: La Bocciardatura, in particolare è certamente una delle lavorazioni più antiche del marmo e della pietra, in particolare, che viene utilizzata per rendere una superficie liscia più rugosa e antiscivolo con un aspetto ben visibile che mostra la naturalezza della pietra e la sua particolare rugosità.

La Sabbiatura è un processo che prevede l’utilizzo di smerigliatrici o di una macchina a rullo abbinata ad un getto di acqua mista a sabbia che consente di ottenere una superficie antiscivolo. Altre lavorazioni che restituiscono effetto antisdrucciolo e quindi è utilizzato per pavimentazioni esterne sono la Fiammatura, un’operazione che abbina anche un particolare aspetto decorativo che ne fa risaltare il colore naturale e la Rigatura caratterizzata da solchi affiancati realizzati con dischi diamantati o con l’uso di scalpello. Altre tecniche e lavorazioni, come la Spazzolatura, l’Acidatura e la Piconatura, che sono utilizzate per dare al marmo un aspetto più anticato e un particolare aspetto di lastra consumata o usurata dal tempo o un aspetto picchettato che conferisce alla lastra una superficie scavata e irregolare.

La lucidatura del marmo

Un’altra particolare lavorazione, è la lucidatura del marmo che merita trattazione a parte essendo uno dei processi che caratterizzano la bellezza e la versatilità di questo straordinario materiale. La lucidatura del marmo contribuisce a rendere l’aspetto di luminosità ed eleganza tramite un processo di levigatura, è un processo fondamentale che può avvenire in diversi modi. Uno di questi è la cosiddetta lucidatura meccanica, che prevede l’utilizzo di macchine lucidatrici (a ponte o a nastro) che garantiscono un’ottima qualità derivante dal lavoro di apparecchi meccanici con abrasivi e il successivo utilizzo di prodotti lucidanti.

lucidatura del marmo

Tra le tecniche di lucidatura meccanica abrasiva la lucidatura con l’utilizzo del diamante risulta particolarmente efficace e durevole restituendo superfici completamente rinnovate e lucide come nuove. In altri casi la lucidatura viene definita chimica in quanto utilizza prodotti chimici e acidi che si oppongono all’azione dei materiali corrosivi e che contribuiscono a donare alla pietra un effetto di lucidità. Questa lucidatura sfrutta una reazione chimica di un acido detto ossalico che diventa ‘ossalato di calcio’ sfruttando l’azione del calore insieme al carbonato di calcio del marmo.

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