La parola marmo deriva dal greco antico e significa "pietra splendente". Si tratta di una roccia metamorfica che trova nel carbonato di calcio il suo componente prevalente. È una pietra utilizzata da moltissimo tempo, che ancora oggi rappresenta una valida scelta per le finiture interne di un edificio.

Oltre ad essere un materiale con elevate qualità decorative, il marmo è utilizzato anche per merito della sua alta resistenza che, unita alla resa estetica, lo trasforma in un materiale di pregio. Il marmo si preleva in apposite cave, nelle quali vengono prodotte le lastre lucidate prima dell’utilizzo.

Perché scegliere un pavimento in marmo?

Scegliere il marmo per rivestire il nostro pavimento riesce a raggiungere due diversi obiettivi in un solo colpo. Scegliamo infatti una superficie esteticamente molto bella e allo stesso tempo decisamente molto resistente.

Detto questo, è importante ricordare che questo materiale, pur essendo uno dei più resistenti, è molto sensibile al passare del tempo. Sono quattro i fattori che possono incidere sulla qualità del nostro pavimento: Il tempo, le sostanze acide, i detersivi commerciali con un'azione troppo potente e l'usura. Trattandosi di una pietra naturale, il marmo è un materiale tanto resistente quanto delicato. I pavimenti in marmo hanno la tendenza ad assorbire le sostanze volatili che, a causa del contatto, rischiano di rovinarli sotto il punto di vista della lucentezza.

Come fare quindi per garantire una lunga durata nel tempo dei pavimenti in marmo? Esistono alcune piccole e semplici regole da seguire. Innanzitutto, è importantissimo garantire una costante cura e manutenzione. Bisogna evitare prodotti troppo aggressivi, ovvero quelli con alti livelli di Ph acido o con elevati contenuti di agenti chimici.

Il deterioramento nel tempo del marmo: le cause

Come detto, siamo di fronte ad una pietra tanto resistente quanto delicata. Un pavimento in marmo è destinato a durare nel tempo, a patto però che si utilizzino delle precise precauzioni e che si assicuri una costante manutenzione e pulizia. Una delle conseguenze più gravi del passare del tempo per i pavimenti in marmo è la perdita di lucentezza e vigore.

Quali sono le cause più comuni di questi problemi? Il marmo si danneggia a causa di precisi fattori: gli urti, il calpestio, un’eccessiva aggressività chimica (con l’utilizzo di prodotti sbagliati) e una mancata pulizia regolare della superficie.Un pavimento in marmo rovinato perde tutte le sue qualità estetiche.

Il deterioramento della superficie si manifesta con la formazione di una patina gialla, con conseguente perdita della lucidità. Le fughe tra le lastre accumulano lo sporco e il risultato è un pavimento che sembra vecchio e rovinato. Quali sono quindi le cause del deterioramento del marmo?

  • Presenza di sporco non rimosso con tempestività. Attenzione quindi alle macchie, soprattutto a quelle delle sostanze acide. È importante assicurarsi di eliminare tempestivamente lo sporco dalla superficie del nostro pavimento.
  • Attenzione anche agli urti troppo violenti. La caduta di oggetti molto pesanti può compromettere il marmo in maniera molto grave.
  • Il calpestio delle persone, soprattutto con indosso le scarpe. Si tratta ovviamente di una conseguenza naturale del trascorrere del tempo, evitabile grazie ad una costante manutenzione per prevenire l'usura del marmo.
  • Le feci e le urine dei nostri animali domestici possono cambiare in maniera sgradevole l'aspetto esteriore del marmo.
  • L'utilizzo di detersivi troppo aggressivi, con la conseguente formazione di aloni dovuti all'eccessiva presenza di sali nei prodotti utilizzati.
  • Il naturale trascorrere del tempo

Come si possono risolvere questi problemi e donare una nuova vita ad un pavimento in marmo ormai vecchio?

Come restituire al marmo il proprio splendore originario

Uno dei primi passi da fare per pulire un pavimento in marmo è la cosiddetta levigatura. Cosa significa levigare il marmo? Vuol dire eliminare gli strati superficiali del rivestimento, allo scopo di donare nuova lucentezza al nostro pavimento. Per questo processo esistono dei particolari attrezzi per marmisti, le cosiddette levigatrici con dischi in diamante sintetico. Si tratta di una tecnica che è riuscita a sostituire quella utilizzata fino a non molto tempo fa, la piombatura.
Il processo della levigatura si inserisce all'interno di un procedimento più ampio. Si inizia con la semplice pulizia con l'utilizzo di un detergente neutro, senza nessun tipo di schiuma corrosiva. A questo punto si passa alla stuccatura, una tecnica che ha l'obiettivo di riempire le crepe e i graffi del marmo. Il successivo step è la livellatura, il processo che serve per appianare i vari dislivelli che si sono creati nel tempo.
A questo punto è il momento della levigatura, il processo per mezzo del quale si riesce a restituire al pavimento l'aspetto originario. L'ultimo passaggio è la lucidatura. Questo processo si effettua per mezzo dello stesso strumento utilizzato per la levigatura, al quale però è necessario aggiungere un prodotto specifico lucidante. A questo punto il vostro pavimento in marmo sarà come nuovo.