Il granito e il marmo sono dei materiali ampiamente utilizzati in edilizia per la realizzazione di rivestimenti e pavimentazioni di ogni tipo e certamente anche per la realizzazione di altri complementi architettonici. In ogni caso si tratta di materiali che vengono scelti per la loro resistenza e per le particolari caratteristiche estetiche. Può succedere nel contesto del lavoro del marmista, ma anche per chi ha dimestichezza con il fai date, di ritrovarsi a dover incollare tra loro componenti in marmo o granito, sia per esigenze di lavorazione, sia in conseguenza a rotture accidentali di soglie di gradini o altri complementi esposti a questo tipo di rischi.

Quali sono dunque le soluzioni che il mercato ci offre per intervenire in questi casi? Certamente nella cassetta del buon marmista non dovrebbero mancare prodotti utili all’incollaggio di questi materiali. A seguire proponiamo una breve rassegna per quanto riguarda le tipologie e gli usi con qualche indicazione utile al buon utilizzo.

Tipologie di prodotti per incollare marmo e granito

Trai i molti prodotti per marmisti, il mercato offre soluzioni utili per incollare marmo e granito, ma anche altri materiali lapidei naturali o sintetici come resine e simili. Se in passato si disponeva in prevalenza di resine mono o bi-componente, oggi la tendenza, grazie allo sviluppo della tecnologia applicata alla tecnica, riguarda l’uso di gel ad alta resistenza che offrono tempi di incollaggio molto più rapidi.

Inoltre la composizione chimica risulta essere meno invasiva per la salute dell’operatore. Aggiungiamo che la possibilità di scegliere su una buona gamma di colorazioni e un sistema di distribuzione con cartucce e apposite pistole, ne consente un uso molto più dinamico con il buon risultato di un poter intervenire in maniera precisa e veloce rispetto a soluzioni del passato molto più laboriose da preparare e da gestire.

Quali prodotti per questa fase?

Un collante per marmo e granito può avere differenti usi e applicazioni anche al di fuori della funzione propria per il quale è stato pensato. Per rimanere in tema, possiamo dire che i casi di maggiore applicazione sono quelli relativi ad interventi di ripristino di componenti in marmo o granito danneggiate. Ma non solo, sono moltissime le lavorazioni che necessitano, per le ragioni più diverse, di incollare tra loro parti di questi materiali e certamente anche al di fuori del mondo delle costruzioni. Per fare degli esempi pratici: un grande classico è la rottura di un angolo di una soglia o di un imbotto, oppure la pedata di un gradino e ancora, e qui siamo in un altro universo, la rottura di parte di una composizione artistica, eccetera.

Consigli ed errori da evitare per incollate granito e marmo

Se non si ha particolare dimestichezza con collanti per marmo e granito, sarà bene prendere delle precauzioni per tutelare la propria salute ed evitare spiacevoli infortuni, per quanto possano essere lievi. Quindi, trattandosi di collanti, è buona norma dotarsi di appositi guanti da lavoro e anche di una mascherina per evitare di inalare i vapori delle sostanze chimiche che costituiscono questo tipo di prodotti. Dal punto di vista pratico, gli accorgimenti utili per non ritrovarsi con incollaggi fuori linea o colature di prodotto per esubero, sarà opportuno, nel limite del possibile, fare dei test su dei pezzi di scarto per darsi conto di come reagisce il prodotto e quindi applicarlo successivamente sulla parte interessata, soprattutto in riferimento ai tempi di indurimento del prodotto, molto diversi da prodotto a prodotto  Alcuni utensili come morsetti sono indispensabili per l’incollaggio a 45°

Una raccomandazione che ci sentiamo di dare riguarda i tempi di presa di questi collanti moderni, che risultano essere sia un vantaggio che uno svantaggio. Sono un vantaggio perché permettono il ripristino di un gradino o una soglia della sua funzione in pochi minuti, ma proprio per questa ragione, soprattutto se non si è esperti in questo tipo di interventi, il rischio è quello di fare degli incollaggi, come dicevamo poc’anzi, fuori asse, con la formazione di un inevitabile inestetismo molto più difficile da correggere, poiché sarà complesso riuscire a rompere volontariamente la parte interessata sullo stesso filo di rottura. Bisogna tenere presente che i punti di saldatura, una volta consolidati, possono aver bisogno di una lieve levigatura e lucidatura