Per lavorare il marmo serve sia una buona esperienza artigianale che professionale, occorre conoscere le varie tipologie di marmo e saperle lavorare a regola d'arte. Pur essendo un mestiere antico, quello del marmista oggi è una professione che richiede alta specializzazione e competenza, deve conoscere e saper utilizzare attrezzi idonei e attrezzature adatte per la creazione di quanto richiesto dalla clientela.

Attualmente l'impiego delle opere del marmista sono molto ricercate nell'edilizia, privata e pubblica, e nell'arredamento soprattutto per la creazione di camini, top per cucine e bagni, lavabi e lavandini, colonne, capitelli e mobili artistici per giardino, sale, camere, pavimentazioni, scale interne o esterne. E la lista degli utilizzi a cui si presta il marmo potrebbe essere molto lunga, certo è che il lavoro del marmista richiede precisione, competenze e professionalità, soprattutto perché ogni lavoro spesso è realizzato su misura e su richiesta.

Gli attrezzi e le attrezzature per il marmista

Nella complessità del lavoro per tagliare, rifinire, levigare un'ampia varietà di marmi, dal granito alle varie pietre, sono a disposizione del marmista varie attrezzature e attrezzi appositi, alcuni fanno parte del patrimonio artigianale del mestiere, altri frutto delle moderne tecnologie che impiegano macchinari sempre più sofisticati e maggiormente precisi e sicuri rispetto il passato. Entriamo nel panorama degli strumenti del marmista iniziando a comprendere la differenza tra gli attrezzi e l'attrezzatura.

Il marmista e le sue attrezzature

Per realizzare le opere marmoree vengono utilizzati blocchi o lastre di marmo provenienti dalle cave di estrazione del marmo o del granito che, una volta scelti, vengono portati nel laboratorio o nel luogo della realizzazione del progetto. I sollevatori idraulici, i carri a ponte, le gru fisse e mobili fanno parte delle grosse attrezzature usate dal marmista per la movimentazione dei blocchi di marmo dalle cave. Una volta trasportato nel luogo di lavoro, laboratorio, edificio o luogo all'aperto, la prima fase del lavoro è il taglio di lastre o blocchi di marmo, dove sono necessarie delle attrezzature di alta precisione poiché si tratta di un momento molto delicato, da cui dipende tutto l'esito del lavoro. Le attrezzature indispensabili per il marmista sono i tagliablocchi "a controllo numerico", adatti per eseguire una quantità notevole di tagli, su marmo o pietre, con gli stessi livelli di precisione, in sequenza programmata e continua. 

Della strumentazione automatica fanno parte la "fresa, la calibratrice e la bisellatrice". Si tratta di attrezzature di precisione senza le quali il marmista non può operare. La fresa per marmo utilizza punte e lame diamantate per lavori di alta precisione; la calibratrice serve dare una calibratura alle strisce di marmo, eliminando eventuali imperfezioni; la bisellatrice viene usata per le smussature. Oltre a una buona manualità e destrezza, le prime lavorazioni necessarie sul marmo sono la fresatura, la levigatura, la sabbiatura, e lucidatura, effettuate con strumentazione apposita, pesante e robusta, frutto di una tecnologia di ultima generazione che permette l'esecuzione di un lavoro a regola d'arte, preciso e puntuale.

La fresatrice è una macchina utensile, molto solida e robusta, in grado di garantire la massima precisione nel taglio dei diversi marmi. Deve garantire stabilità e sopportare vibrazioni incessabili, oltre che sopportare carichi di lavoro continui. Riveste fondamentale importanza la sicurezza per il suo utilizzo. Il marmo uscito dalla cava, essendo una pietra naturale, si presenta grezzo: prima di diventare liscio e lucido deve essere levigato in maniera precisa. Questa fase avviene nel laboratorio dove il marmista utilizza la macchina levigatrice, un'attrezzatura utile per ottenere dal marmo cavato una superficie perfettamente monolitica. La levigatrice funziona tramite potenti pietre abrasive e settori con diamanti, per ottenere una levigatura perfetta e precisa. La levigatura può essere sia a secco che ad secco: la scelta dipende dal tipo di opera che deve essere completata.

Una finitura che serve per dare risalto alla pietra è la sabbiatura che viene effettuata con l'attrezzatura della sabbiatrice per marmisti. È un tipo di lavorazione particolare che deve essere eseguita con velocità e con una strumentazione apposita. La struttura della lucidatrice deve essere robusta e solida: è un'attrezzatura indispensabile nella fase finale dell'opera. Serve per lucidare il marmo, per donare a questa pietra eterna la naturale eleganza e raffinatezza: deve essere usata con professionalità e competenza. Tali attrezzature devono offrire un livello di sicurezza, precisione e robustezza adatte al tipo di lavoro.

Per l'esecuzione di lavori prevalentemente manuali nel laboratorio del marmista sono usati alcuni strumenti indispensabili: il martello pneumatico, le gradine, lo scalpello e la smerigliatrice. Si tratta di attrezzi il cui impiego è specifico per la lavorazione del marmo, per le finiture e la sgrossatura, per incidere o per fare ritocchi di precisione. Uno strumento usato solo dal marmista, simile a un grosso martello, è la "bocciarda" per la bocciardatura: una lavorazione tipica per lasciare una superficie del marmo a effetto corrugato, di forte impatto visivo: è usata soprattutto per le lapidi e le targhe di memoria.