Come recita la descrizione tra le pagine di un dizionario, il termine marmista indica la professione di colui che lavora il marmo. Tuttavia, dietro queste semplici parole, si cela un mestiere vecchio come l'uomo che richiede un'alta specializzazione.

La professione del marmista

Il lavoro del marmista è molto più complesso di quanto si possa credere. In linea di massima si tratta di un artigiano che movimenta, taglia e lavora determinate tipologie di materiale come: marmi, ardesie, arenarie e graniti. È una professione dalle origini antiche che si tramanda da padre in figlio e richiede grande esperienza e una notevole passione. Le moderne tecnologie hanno reso quest'attività meno difficoltosa e pericolosa rispetto al passato, grazie all'impiego di macchinari sempre più sofisticati, precisi e sicuri.

Il marmo è un materiale che si presta a molti utilizzi ognuno dei quali richiede un certo grado di professionalità. Si può impiegare in edilizia per realizzare pavimentazioni e rivestimenti, scalinate per luoghi pubblici oppure componenti per l'arredamento come piani per cucine, tavolini e caminetti. C'è poi un settore che si occupa di arte sacra per la costruzione di altari, amboni e balaustre nelle chiese e di arte funeraria per eseguire monumenti, incisioni e decorazioni.

Le mansioni di un marmista si dividono in due categorie:

  • - da una parte si raggruppano tutte le attività prettamente manuali per l'esecuzione dell'opera
  • - dall'altra quelle di ideazione, progettazione e disegno che fanno nascere l'idea e la mettono su carta.

In molti casi non si tratta solamente di un artigiano ma di un vero e proprio artista capace di creare, da semplici blocchi di marmo e granito, vere opere d'arte.

Le attività di un marmista

Le attività si svolgono in prevalenza in laboratori specializzati sia artigianali che industriali. Non è raro che i marmisti debbano lavorare in cava o in un cantiere all'aria aperta ma anche direttamente all'interno di edifici come chiese o abitazioni.

La prima fase riguarda la creazione del progetto e la realizzazione di un disegno. È un momento fondamentale in cui le decisioni prese andranno ad influire sul risultato finale. È Indispensabile avere le idee ben chiare per poter mettere nero su bianco un progetto fattibile e dai costi sostenibili.

Una volta stabiliti tutti i parametri si passa alla fase successiva: la scelta del materiale. Un bravo marmista seleziona personalmente il materiale da utilizzare. Naturalmente il livello di accuratezza della scelta dipende dal prodotto finale ma è fondamentale che il marmo sia di qualità e caratteristiche adeguate per ottenere risultati soddisfacenti.

Una volta acquisito il materiale non rimane che lavorarlo. Oltre naturalmente alla movimentazione, una delle operazioni più frequenti è il taglio dei blocchi e delle lastre. È una fase molto delicata da eseguire con estrema attenzione che può pregiudicare l'esito finale di tutto il lavoro. Di seguito avvengono una serie di attività che richiedono un buon livello di manualità e di destrezza. Tra le varie lavorazioni le più importanti solo la fresatura, levigatura e sabbiatura. In alcuni casi è necessario anche dover incidere il marmo con macchinari specifici oppure a mano con tanto di martello e scalpello. Una delle ultime operazioni è la lucidatura per conferire al prodotto finale la classica eleganza e raffinatezza che solo il marmo sa regalare.

Le mansioni di un marmista non finiscono con la realizzazione del progetto. Altre importati attività riguardano la messa in opera e la successiva manutenzione. Il marmo è un materiale che richiede specifici trattamenti per mantenere la sua superficie lucida e splendente nel corso degli anni. Anche per queste operazioni è quanto mai opportuno l'intervento di un marmista che possiede le giuste conoscenze per poter intervenire in modo efficace.

Gli strumenti del marmista

Le attrezzature per marmisti si sono evolute nel corso degli anni permettendo di arrivare a veri e proprio macchinari tecnologicamente avanzati che facilitano le varie fasi di lavorazione. Per la movimentazione vengono utilizzate apposite strutture come sollevatori idraulici, carri a ponte, gru fisse e mobili.

Il taglio del marmo è una delle operazioni principali che, oggi giorno, viene eseguita in totale sicurezza e con elevati standard qualitativi impensabili in passato. I macchinari tipici sono i tagliablocchi a controllo numerico che, una volta impostati dall'operatore, eseguono tagli in sequenza mantenendo sempre lo stesso livello di precisione. Altri dispositivi automatici sono le frese, calibratrici, bisellatrici (per effettuare tagli inclinati e smussi) e lucidatrici che svolgono la doppia funzione di levigare e lucidare la superficie.

Ci sono poi tutta una serie di strumenti prettamente manuali per poter eseguire particolari lavorazioni. I più utilizzati sono il martello pneumatico, le gradine (impiegate per la finitura e la sgrossatura del materiale), lo scalpello per incidere o per ritocchi di precisione e la smerigliatrice.

Un utensile tipico del marmista è la bocciarda (molto simile ad un martello) che permette di effettuare la così detta bocciardatura. Si tratta di una lavorazione che riguarda soprattutto gli elementi lapidei e lascia una texturesuperficiale corrugata, con un effetto rustico e naturale di sicuro impatto visivo. Per conferire al marmo determinate caratteristiche estetiche e funzionali, viene utilizzato un cannello con fiamma ossidrica per effettuare la così detta fiammatura. Riscaldando la superficie, lo shock termico la renderà più ruvida aumentandone le proprietà antiscivolo. È la tipica lavorazione per le pavimentazioni e scale da esterno.