Si è conclusa Marmomac 2022 a Verona, la più grande fiera internazionale del materiale lapideo, attrezzature e prodotti. A mente fredda scopriamo quali sono state per il 2022 le ultime novità del settore marmo e quali sono le prospettive per gli anni futuri. 

In mostra in fiera oltre 1.200 varietà di materiali lapidei, tra blocchi di marmo grezzi, lastre e lavorati. La tecnologia più innovativa per l’estrazione, il taglio, la lavorazione e il trasporto è presente con 700 macchine, impianti e attrezzature e più di 800 prodotti tra utensili, abrasivi e prodotti chimici. Un’offerta fieristica unica al mondo per buyer, importatori, contractor, architetti e designer.

Le novità del settore lapideo

Grande importanza è stata data ai nuovi percorsi di produzione in visione green. È partito dunque dal quartiere fieristico scaligero il nuovo percorso green della filiera produttiva del marmo made in Italy. A lanciare il progetto è stata la Rete di Impresa Pna, che riunisce le aziende più rappresentative dell'industria tecno-marmifera nazionale e di cui fanno parte anche Confindustria Marmomacchine e Veronafiere. 

Si tratta di un primo passo che punta a valorizzare l'intrinseca caratteristica "naturalmente sostenibile" del materiale litico, con una dichiarazione d'intenti da parte delle imprese del comparto per dotarsi di un ciclo produttivo certificato e circolare, con sempre più limitati impatti ambientali su aria e acqua ed emissioni di anidride carbonica contenute anche nelle fasi di trasporto dei prodotti tra i siti di estrazione e lavorazione. Un impegno messo nero su bianco, nel documento programmatico in 10 punti del Manifesto di sostenibilità della pietra naturale autentica, sottoscritto dalle aziende della Rete Pna.

Le prospettive future

La presenza dei principali brand del mercato mondiale ha attirato i numerosi visitatori soprattutto stranieri che dimostrano sempre un grande interesse per la produzione e commercio dei materiali italiani. Anche il difficile momento economico è stato argomento di discussione tra i vari produttori, preoccupati per gli esosi ed incerti costi di produzione, che non permettono una programmazione ed un approccio competitivo nel mercato, lasciando un certo amaro in bocca, in un momento dove gli ordini arrivano, ma le difficoltà di produzione sono davvero grandi.