Nel corso degli anni gli attrezzi classici per tagliare e scolpire il marmo hanno lasciato spazio a strumenti moderni ad aria compressa, a batteria o a cavo. In modo particolare larga diffusione hanno avuto gli utensili ad aria compressa: come il martello pneumatico, ideale per le sculture.

Lo strumento sicuramente più apprezzato dagli scultori sia di professione che amatoriali è il il martello pneumatico della ditta Cuturi. Da anni leader nel settore il Cuturi adatto sia per marmo che scultura della pietra è da sempre conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Tutti i martelli e gli utensili sono certificati ed hanno il marchio CE grazie ad attrezzature e macchine per la produzione sempre all’avanguardia. Sono disponibili anche i prodotti per la manutenzione e sostituzione di parti di ricambio.  Questi strumenti consentono di rendere più agevoli le operazioni di sgrossatura, finitura e levigatura del marmo.

Numerosi sono gli utensili ad aria per marmo: ottimo l’utilizzo della smerigliatrice pneumatica kirara PA-2. Questa ha una forma ergonomica ed è studiata per il comfort dell’operatore. Alta è la prestazione per lavorazioni in continuo di sagomature, lucidature e finiture di pietre naturali e sintetiche. E’ prodotto con componenti di ottima qualità che garantiscono una lunga durata. Il passaggio dell’acqua centrale per uso ad umido elimina la polvere di lavorazione. La guaina protettiva in gomma copre il motore. Le parti interne sono isolate e queste caratteristiche evitano all’operatore il raffreddamento delle mani.

Gli attrezzi ad aria compressa per marmisti presentano tanti vantaggi: si tratta di prodotti alquanto solidi, leggeri e maneggevoli (per questo ideali per l’utilizzo su sculture), con poca elettronica e dunque difficilmente soggetti a guasti. Tali utensili offrono inoltre prestazioni durature senza andare incontro al normale calo di rendimento che caratterizza gli utensili a motore.

 

Le caratteristiche dei martelli pneumatici ad aria

In commercio vi sono numerosi martelli pneumatici, di diverse tipologie e tecnologie. Tali articoli per la lavorazione del marmo garantiscono un rendimento eccezionale con un minimo consumo d’aria e appaiono molto silenziosi. I martelli pneumatici vengono utilizzati per demolire grazie all’azione combinata di un martello e di uno scalpello. Essi sono costituiti infatti da due parti distinte: il martello che è costituito da  meccanismi che vanno a dare il moto al fioretto e vengono azionati da aria compressa; lo scalpito o fioretto che altro non è che la punta collegata al corpo del martello.

Quello ad aria compressa, in particolare:

  • - è costituito da un compressore che può essere trasportato come un qualsiasi rimorchio
  • - è azionato da un motore e svolge il compito di generare aria compressa che viene trasmessa all’utensile attraverso un tubo in gomma.
  • - Il corpo del martello presenta una forma grossomodo cilindrica ed al suo interno troviamo un pistone che, grazie all’azione dell’aria compressa, compie il movimento necessario per scolpire.
  • - Il pistone va infine a colpire la punta che svolge una funzione di scalpello.
  • - Vi è poi la punta che viene spinta in avanti grazie al colpo del martello e fa lavorare lo scalpello.
  • - Dopo ogni colpo ritorna nella posizione iniziale grazie alla presenza di una molla.

 

 

Il loro funzionamento

Per quanto riguarda il funzionamento dei martelli pneumatici vi è una sequenza ben precisa: in condizione di non uso il pistone/martello si trova in alto e vi è un’apposita valvola che va a bloccare l’aria compressa. Tale valvola poi si apre consentendo così all’aria di penetrare nel cilindro, spingendo giù il pistone. Quest’ultimo va a picchiare sulla punta dell’utensile che compie un movimento in avanti dando un preciso colpo di scalpello. Il pistone favorisce l’apertura di due valvole: una consente l’entrata dell’aria compressa nella parte bassa del pistone, l’altra invece favorisce lo sfiato dell’aria che si trova sulla testa del pistone, impedendo l’ingresso dell’aria compressa nella zona alta del cilindro. L’aria compressa che arriva dal basso spinge il pistone su e, risalendo, si svuota dell’aria contenuta nella camera mediante lo sfiato che si apre. Il pistone ritorna così al punto di partenza, pronto per cominciare un nuovo ciclo.