Il marmo è il materiale principe per pavimentazioni ed arredamento, anche se molto spesso, sotto lo stesso nome, vengono inclusi anche materiali naturali di diversa origine. Può avere una struttura con cristalli di varie dimensioni e colori che vanno dal bianco fino al nero attraversando tutto lo spettro cromatico. Ma qual'è il marmo migliore per il tuo pavimento?

La sua consistenza può risultare compatta e uniforme, fortemente screziata, venata e in molti casi presentare disegni estremamente suggestivi che lo hanno reso così famoso. Per trattare e pulire questo tipo di materiale, però, è necessario utilizzare apparecchiature professionali e rivolgersi esclusivamente ad esperti per evitare di danneggiare la superficie, che è al tempo stesso durissima e sensibile a molti aggressivi di natura chimica.

Tipologie di Marmi per la pavimentazione

Questo materiale può essere suddiviso in maniera piuttosto grossolana in base alla sua struttura. Si parte dai calcarei cristallini, che comprendono travertino, alabastro, saccaroide e spatico. Il primo è famoso per la sua alta porosità e la presenza di impronte fossili.

Molto spesso si utilizza il travertino per cordoli e bordature, più di rado, invece si trova calpestabile, perché richiede un trattamento approfondito con resina ed articoli specifici per marmisti per occludere le cavità e preservarne la durata. È tipico dell'architettura monumentale, in particolare nel Lazio.

L'alabastro è compatto e traslucido, rossastro o di colore bruno, molto molto per la sua finezza e lavorabilità, nelle varietà meno pregevoli trova uso in edilizia per pavimentazioni, mentre quello più elegante si impiega per la decorazione e la scultura.

Quello saccaroide ha l'aspetto di zucchero molto compatto con una colorazione, chiara spesso tendente al bianco ed è uno dei più diffusi per la pavimentazione. Infine il marmo spatico include fossili di conchiglie ed ha una consistenza poco uniforme entro una gamma limitata di sfumature nella singola cava, ma una durezza notevole, se trattato con prodotti specifici da marmisti professionisti.

Marmi criptocristallini e clastici

La categoria dei marmi criptocristallini comprende la stessa suddivisione dei precedenti, ma senza strutture visibili a occhio nudo, con un alto grado di inclusione di fossili traslucidi, come quelli di Verona, di Trento e il botticino oltre che le pietre del Carso.

I marmi clastici, invece, sono ricchi di fossili cementati e materiali silicei inclusi nella matrice, ad esempio quello di Serravezza, non lontano da Pietrasanta in provincia di Lucca. Possono presentare anche venature che vanno dal verde chiaro al viola, macchie colorate rosse, grigie e gialle di dimensioni molto variabili che vengono fatte risaltare usando resine per marmisti applicate in maniera professionale.

Il marmo serpentoso infine, deve il suo nome alle inclusioni di serpentino, un materiale siliceo ed è tipico della zona di Prato, in Italia, molto amato per le pavimentazioni per via della grande durezza della matrice, anche se spesso richiede levigature e trattamenti per via delle inclusioni a diversa consistenza.

Marmi esteri per pavimentazione

Il mercato di questo materiale, però, si avvale anche di cave dislocate in altre zone del globo, come quelle africane dell'Algeria, dell'Etiopia dell'Egitto e della Tunisia, quelle turche e in tutta l'area dell'Asia Minore. Famosi sono anche i marmi americani in particolare quelli della brasiliani, cileni statunitensi e messicani con sfumature e venature ricche di strati fossili compatti e inclusioni minerali che danno una bella colorazione alle lastre.

Infine bisogna ricordare tutti quelli provenienti dai paesi europei, come Grecia, Francia, Spagna, Irlanda e Belgio senza dimenticare i pregevoli marmi della Repubblica Ceca.

Il marmo onice egiziano, noto anche come alabastro è uno dei più pregevoli insieme al Galala, con il loro aspetto traslucido e la consistenza estremamente sottile con un alto grado di riflettività che però deve essere protetta con trattamenti a base di resine impregnati superficiali con prodotti per marmisti professionisti per evitare che si opacizzino e che sgranino.

Anche il marmo numidico o giallo antico della Tunisia è molto richiesto per le pavimentazioni. In Asia minore uno dei più pregiati è il makrana, candido è molto sottile, famoso anche come pavonazzetto per le sue venature di colore viola e i marmi Proconnesi.

Marmi rari

Solo per citare alcuni tra i marmi europei, il nero Marquina spagnolo e il marmo rosso di Rance, rarissimo e prodotto in Belgio sono molto amati per la pavimentazione e per produrre inserti e decorazioni a raso.

Il Portoro, con le sue venture di un bellissimo giallo dorato su matrice nera e l'Azul Macauba sono marmi estremamente pregiati che vengono impiegati di rado per la realizzazione di pavimentazioni, a causa dell'alto costo e dei trattamenti professionali con resine e macchine per marmisti che ne fanno risaltare le caratteristiche.

Anche l'onice miele e il giallo di Siena sono molto amati per la realizzazione di pavimenti e decorazioni, con una fascia di costo alta, giustificata dalle tonalità spettacolari, oltre che da una tessitura cristallina fine solo su alcuni blocchi che ne permette l'impiego per pavimentazioni elefanti e pregiate.

Rarissimo, invece, è l'impiego calpestabile del bianco statuario di Carrara, anche se dalle cave apuane vengono estratti molti blocchi bianchi meno puri e con maggior grossolanità, adatti alla lavorazione in lastre per pavimentazioni.